Skip to end of metadata
Go to start of metadata

You are viewing an old version of this page. View the current version.

Compare with Current View Page History

« Previous Version 14 Next »

Le Zone sono l'elemento base della regolazione nel Sistema REG e il Sistema REG ne può gestire al massimo 32. Senza Zone non possono essere attivati i Deumidificatori, i Circuiti e di conseguenza le Sorgenti!

La funzione primaria delle Zone è determinare quando riscaldare, raffrescare e/o deumidificare una parte dell'impianto, basandosi su una o più delle seguenti informazioni:

  • Stati generali (determinati dal sottosistema Impostazioni Globali) quali lo stato Attivazione Globale Impianto e la Stagione Corrente.

  • Un Orologio associato, che determina il Modo di Lavoro corrente della Zona, e quindi gli orari di funzionamento della zona (vedere OROLOGI)

  • Una sonda ambiente, se presente, (che può essere di sola temperatura, di temperatura ed umidità, oppure di qualità dell'aria)

  • Un consenso esterno, se presente, (per esempio un segnale che proviene da un termostato di temperatura installato, oppure dal contatto di finecorsa di una valvola di zona).

Agendo sui parametri di Zona è possibile configurare come combinare queste informazioni per determinare le condizioni in cui la zona deve attivarsi.

A sua volta la zona può attivare altri sottosistemi; può infatti attivare:

  • Un Circuito, quando la zona si attiva per riscaldare e/o raffrescare.

  • Un Deumidificatore, quando la zona rileva che è necessario deumidificare.

  • Un altro Deumidificatore (che nella maggior parte dei casi è lo stesso del punto precedente), quando la zona rileva che è necessario Integrare la funzione di riscaldamento e/o raffrescamento.

Nota

In un impianto radiante, ogni stanza dell'impianto dotata di sensore (di temperatura o temperatura+umidità) è gestita da una Zona.

In un impianto per la gestione di circuiti miscelati, viene associata una Zona ad ogni circuito per determinare le condizioni di attivazione del circuito stesso.

Normalmente ad ogni sensore di temperatura corrisponde una zona, ma ci possono essere delle eccezioni:

  • Lo stesso sensore di temperatura può pilotare più zone, per esempio:

    • In un bagno, lo stesso sensore può controllare sia il pavimento radiante che uno scaldasalviette; in questo caso dovremmo configurare DUE zone, che usano lo stesso sensore.

    • In un impianto misto, lo stesso sensore può controllare il pavimento radiante il inverno ed un fancoil in estate; anche in questo caso dovremo configurare DUE zone, che si basano sullo stesso sensore.

  • Una zona potrebbe NON essere associata a nessun sensore, per esempio:

    • In un bagno gli scaldasalviette potrebbero essere accesi in determinati orari, a prescindere dalla lettura del sensore in ambiente.

    • Una zona potrebbe essere usata per comandare il ricambio d'aria: anche in questo caso l'accensione può avvenire a tempo e non tener conto di alcun sensore (vedere FUNZIONE VMC CON OROLOGIO E/O SENSORE VOC).

Utilizzo delle Zone in impianti per il controllo di circuiti Diretti/Miscelati

Negli impianti utilizzati per il controllo dei Circuiti Diretti/Miscelati, le Zone assumono un significato leggermente diverso rispetto a quello canonico in quanto qua le zone non sono degli Ambienti/Locali, ma assumono a tutti gli effetti il significato di Circuiti. Nel seguito

  • Le Zone sono associate ai Circuiti Diretti/Miscelati

  • I Sensori di Zona generalmente non vengono utilizzati

Nel seguito verrà riportato un esempio illustrativo:

Caso tipico: Controllo di 1 Circuito Diretto e 2 Miscelati

L'impianto in questione controlla il funzionamento di una centrale termica e in particolare sono presenti tre circuiti:

  • Il circuito 3 è di tipo Diretto con temperatura di mandata a 60 °C

  • I circuiti 1 e 2 sono di tipo Miscelato per il controllo del riscaldamento di superfici radianti, con temperatura di mandata fissata rispettivamente a 24 °C e 20 °C.

In questo caso la logica con cui dovrà essere costruito l'impianto è la seguente:

  • Devono essere impostate 3 Zone, ognuna corrispondente ad un circuito.

  • Ad ogni zona va associato un Circuito, su ognuno dei quali deve essere presente un sensore per il controllo della Temperatura di mandata (vedere IMPOSTAZIONE SENSORI E SET POINT dei Circuiti).

  • Per quanto riguarda l'attivazione delle zone (o meglio, dei circuiti), associare ad ognuna di esse un proprio orologio per determinare lo stato di funzionamento e non impostare sensori di zona, in modo tale che se l'orologio è attivo, la zona corrispondente è automaticamente attiva.

  • E' possibile associate un segnale di attivazione/abilitazione (classico Termostato ambiente)

  • Associare al circuito diretto il funzionamento di 1 Pompa di rilancio.

  • Associare ad ognuno dei circuiti miscelati il controllo di 1 Pompa di rilancio e 1 valvola miscelatrice (vedere IMPOSTAZIONE VALVOLA MISCELATRICE E CIRCOLATORE/I)

Descrizione Zona

Ad ogni Zona è assegnata una Descrizione (vedere DESCRIZIONI), cioè un breve testo (massimo 16 caratteri) che permetta di identificare agevolmente la funzione della Zona, impostabile nella Pagina Zone - Configurazione Zona /1.

Solitamente la descrizione viene associata ad:

  • un ambiente (Cucina, Salotto, Camera, ecc..)

  • un Circuito (Miscelato 1, Diretto, Alta Temperatura, ecc..)

  • un'utenza particolare (Scaldasalviette, Integrazione, Termoarredo, ecc..)

È inoltre possibile non associare nessuna descrizione, in questo modo la zona non verrà visualizzata sul Display REG-TFT o REG-DOT-B; solitamente questa operazione viene effettuata per tutte quelle zone che non si desidera far vedere all'utente finale (ad esempio zone utilizzate come integrazioni negli impianti di raffrescamento).

Le zone senza descrizione non sono visualizzate neanche in telegestione!

Attenzione

Su impianti molto complessi non associare descrizioni alle Zone potrebbe essere fonte di fraintendimenti e complicazioni durante l’assistenze. Quindi sempre meglio assegnare un nome.

Poi se non si vuole visualizzare alcune zone sui display o in telegestione allora dalla sottopagina Configurazione Zona/3:

come per gli orologi, è possibile spuntando uno dei due quadratini bianchi sotto Nascondi su TFT/DOT nascondere la zona sul display 1 o sul display 2 (ad esempio se il display 1 è nella zona giorno e il 2 nella zona notte, le zone della zona giorno si possono nascondere dal display 2 e quelle della zona notte dal display 1). Se si spuntano entrambi i quadratini pur avendo una descrizione associata la zona non sarà visualizzata su nessuna interfaccia (display, app, web), ma solo da RegConfig o direttamente dal REG-DIN-8.

Pagina Zone

La pagina Zone è quella più articolata, ha addirittura 4 sottopagine:

  • Configurazione Zona/1

  • Configurazione Zona/2

  • Configurazione Zona/3

  • Parametri Zona

Le sottopagine più utilizzate e con più parametri significativi sono Configurazione/1 e Parametri Zona.

Le altre due sottopagine hanno soprattutto funzioni speciali da usare in casi particolari.

Dalla Pagina Configurazione Zona/2 si può accedere all’utilizzo:

Dalla Pagina Configurazione Zona/3 si può accedere all’utilizzo:

Per creare una zona è sufficiente passare la tendina della colonna Orologio da NC (Non Configurato) a:

  • COMFORT

  • ECONOMY

  • OFF

  • OROLOGIO x

Come le Zone agiscono sui Circuiti

Ogni Zona può essere associata ad un Circuito; la configurazione del Circuito associato ad una zona avviene tramite il parametro COLL_ASSOC.

Quando una zona è ON, ovvero quando il comando di zona è effettivamente acceso, il collettore associata alla zona viene attivato.

NotaE' opportuno precisare questo concetto: il Circuito è attivato quando l'output di la zona è effetivamente acceso, non è sufficiente che la zona sia in un modo attivo (Comfort o Economy); se la zona è in modalità Comfort, ma la temperatura è superiore al setpoint (in inverno, inferiore se nel caso estivo) l'output di zona è OFF, e quindi il corrispondente Circuito non viene attivato.

Quando una zona attiva il Circuito a cui è associata gli trasmette anche il proprio modo di lavoro, e quindi se la zona è in Comfort anche il Circuito sarà in modalità Comfort, se è in Economy anche il Circuito sarà in modalità Econony e così via.

Il modo di lavoro è importante per la logica di controllo del Circuito in quanto determina la temperatura desiderata dell'acqua in mandata.

NotaSe più zone sono associate allo stesso Circuito e sono attive contemporaneamente ma con modalità diverse (p.es. una zona in Comfort, l'altra in Economy), il Circuito assume il modo di lavoro "superiore" (nel caso del nostro esempio Comfort).

Per maggiori informazioni si consulti il capitolo Gestione dei Circuiti .

Forzatura dell'output di zona

L'output associato ad una zona può essere controllato manuamente, per verificare il corretto cablaggio dei dispositivi durante le fasi di collaudo e messa in funzione.

Per controllare manualmente l'output si utilizza il parametro FORZ_OUT_ZONA.

AvvertimentoQuando il parametro è impostato su "Forza Accensione" o su "Forza Spegnimento" ha la priorità su qualunque altra logica di regolazione e di sicurezza (logica antigelo e logica di prevenzione della formazione di condensa).Questo parametro va utilizzato ESCLUSIVAMENTE durante le operazioni di collaudo e messa in servizio, per verificare il corretto cablaggio dei dispositivi; dimenticarlo impostato su "Forza spegniment" o su "Forza accensione" può provocare CONSEGUENZE CATASTROFICHE.

Come le Zone agiscono sui Deumidificatori

Ogni Zona può essere associata ad un Deumidificatore, tramite il parametro DEUM_ASSOC.

Se una zona è legata ad un Sensore di Temperatura ed Umidità e se la zona è in modalità attiva (Comfort o Economy), il sistema confronta l'umidità misurata nella zona con il setpoint di umidità impostato tramite il parametro Set Umidità Relativa : se l'umidità misurata è superiore al setpoint viene attivato il deumidificatore corrispondente alla zona.

NotaLa logica di controllo della temperatura di zona è indipendente dalla logica di controllo dell'umidità: una zona può essere soddisfatta in temperatura ma non in umidità: in questo caso l'output principale della zona sarà spento, ma il deumidificatore associato sarà acceso. Vale anche il viceversa.

La configurazione del deumidificatore determina se deve funzionare in Estate, in Inverno o in entrambe le stagioni; può essere pertanto che una zona sia al di fuori delle condizioni di umidità impostate, ma che comunque il deumidificatore non si attivi in quanto ci troviamo in una stagione in cui non ne è previsto il funzionamento (tipicamente in inverno); per maggiori infromazioni consultare il paragrafo Gestione dei Deumidificatori.

Un deumidificatore può essere associato a più zone: in questo caso il deumidificatore si attiva se anche solo una delle zone associata ne richiede l'intervento.

AvvertimentoOgni zona ha un proprio set di umidità, quindi non è detto che la zona che fa partire il deumidificatore sia quella con l'umidità più alta in assoluto; se per esempio:

  • La Zona 1, associata al Deumidificatore 1, ha un set di umidità al 50% e rileva una umidità del 52%

  • La Zona 2, associata al Deumidificatore 1, ha un set di umidità al 60% e rileva una umidità del 58%

il Deumidificatore 1 sarà attivato su richiesta della Zona 1, seppure questa rilevi una umidità più bassa di quella della zona 2.

Isteresi nella logica di accensione/spegnimento dei deumidificatori

L'algoritmo di accensionde dei deumidificatori è dotato di isteresi, per prevenire rapide accensioni e spegnimenti del deumidificatore quando l'umidità impostata è vicina alla soglia impostata.

Nel dettaglio:

  • Il deumidificatore viene attivato quando l'umidità relativa è maggiore o uguale al Set di umidità della zona Set Umidità Relativa

  • Il deumidificatore viene spento quando l'umidità relativa è inferiore al Set di umidità della zona - il valore del parametro globale Isteresi dell'umidità di zona .

Se, per esempio, il set di umidità è 55.0% e il parametro globale Isteresi dell'umidità di zona è 3%:

  • Il deumidificatore si attiva se l'umidità è maggiore o uguale al 55.0%

  • Il deumidificatore si spegne se l'umidità è inferiore a 52.0% (quindi quando arriva a 51.9%)

Esempio di attivazione del Deumidificatore

Nel seguito verrà riportato un esempio illustrativo del funzionamento del Deumidificatore e dell'attivazione dell'output associato.

CurvaUmidita.png

Esempio di funzionamento Deumidificatore

Zone associate a deumidificatori SENZA sensore di Umidità

Anche una zona dotata di un sensore di sola temperatura (senza cioè misura dell'umidità) può essere associata ad un deumidificatore; in questo caso la zona non controlla il deumidificatore (cioè non ne comanda mai l'accensione), ma usa il deumidificatore come "tramite" per valutare la possibile formazione di condensa; per maggiori dettagli vedere Controllo della formazione di condensa.

Prevenzione della formazione di condensa

Il Sistema REG è specificatamente progettato per impianti di raffrescamento radiante e prevede alcuni algoritmi per prevenire la formazione di condensa sulla superficie radiante durante il funzionamento estivo.

  1. Il sistema calcola la Temperatura di Rugiada per ciascuna zona dotata di sensore temperatura+umidità, ovvero la temperatura critica sotto la quale si forma condensa nelle condizioni attuali della zona.

  2. La Temperatura di Rugiada, corretta tramite un offset che può essere impostato in maniera differente da zona a zona (vedi DP_OFFSET), viene confrontata con la temperatura di mandata del collettore che serve la zona; se la temperatura del collettore è uguale o inferiore al limite calcolato ci sono le condizioni per la formazione della condensa, e la zona viene bloccata; sul significato dell'offset torneremo tra poco.

  3. Se il collettore che serve la zona è dotato di una valvola miscelatrice gestita dal sistema REG, la temperatura di mandata del collettore viene aumentata se la temperatura dell'acqua si avvicina troppo alla Temperatura di Rugiada.

Per un corretto funzionamento dell'impianto si consiglia di settare correttamente il valore di DP_OFFSET,

Funzionamento Zona

Materiale superficie Radiante

Margine Punto di Rugiada

Raffrescamento

Marmo

3,0 °C

Raffrescamento

Ceramica

3,0 °C

Raffrescamento

Legno

4,5 °C

Integrazione

Qualsiasi materiale

20 °C

NotaPer le zone utilizzate come "Integrazione" al deumidificatore negli impianti di Raffrescamento, il valore del Margine del Punto di Rugiada deve essere settato molto alto (nell'ordine di 20 °C) in quanto l'utenza ad essi associata non agisce direttamente sulla superficie radiante, ma è un "Supporto" all'azione del deumidificatore.I valori del DP_OFFSET sopra indicati sono indicativi in quanto esso può variare in funzione dei materiali utilizzati per la realizzazione dell'impianto. Non è da escludere infatti che due superfici con lo stesso materiale possano presentare dei valori diversi; tale differenza può dipendere da diversi fattori:

  • Spessore dei massetti

  • Materiali utilizzati per la costruzione del pavimento

  • Materiale da cui sono composti i tubi dell'impianto radiante

 

  • No labels