TBDIn questo capitolo verrà spiegato come combinare e configurare i vari sottosistemi di cui si compone il Sistema REG per gestire circuiti miscelati in centrali termiche.
Naturalmente verranno utilizzati gli stessi sottosistemi fin qui descritti (Zone, Collettori, Orologi, Sorgenti, etc.), ma verranno combinati in maniera leggermente diversa da quella che solitamente serve per gestire impianti radianti.
Esempio: gestire una centrale termica composta da un solo circuito miscelato.
In sintesi supponiamo di dover controllare:
· un circuito miscelato, con valvola miscelatrice a tre punti e pompa;
· gestire la temperatura di mandata con algoritmo climatico su due livelli (comfort/economy);
· attivare la pompa in orari prefissati;
· attivare una caldaia negli orari di accensione del circuito.
Come si vede è un esempio semplice, ma comunque realistico, come si trova per esempio in condomini con radiatori e caldaia tradizionale (non a condensazione).
Andremo a configurare il sistema REG in questo modo:
...
I sottosistemi si dividono i compiti nella gestione del circuito, in particolare:
· Il sottosistema Zona, assieme al sottosistema Orologio determina quando attivare il circuito;
· Il sottosistema Circuito determina, quando attivato, come controllare il circuito.
Si noti che in questo tipo di configurazione il sottosistema Zona è configurato in maniera diversa rispetto a come viene configurato per il controllo di impianti radianti, in quanto non è configurato un sensore ambiente di zona.
Una volta compreso che per ogni circuito da gestire dobbiamo utilizzare un orologio + una zona + un circuito diventa immediato estendere questa struttura a impianti più grandi; si supponga di dover gestire un impianto con tre circuiti, di cui due miscelati e uno diretto; estendendo l'esempio precedente la struttura da utilizzare diventa:
Quello visto è il caso più generale, in cui ciascun circuito ha orari indipendenti.
Naturalmente se gli orari di funzionamento sono gli stessi è possibile "riciclare" lo stesso orologio e la stessa zona, tenendo indipendenti invece i circuiti per permettere regolazioni indipendenti.
In questo modo chi utilizza l'impianto dovrà impostare un solo orologio, ma potrà impostare curve climatiche differenti e comunque ottenere regolazioni indipendenti sui due circuiti.
Nota
L'esempio di seguito indicato potrebbe per esempio applicarsi ad un palazzo con due circuiti di distribuzione che servono zone con diversa esposizione geografica, una rivolta a nord, l'altra a sud.